Mi innamoro facile
La prima volta fu di una bambina
a sei o sette anni
E fu eclatante
Poi a dodici di Lorca
Ma non me ne accorsi subito
Così come accade solo coi grandi amori
Ero distratto da certi capelli neri
E un maglioncino rosa
Facevo dediche alle radio
E poi della donna a quindici
E dell’amore e del sesso
E e degli scrittori minori dell’adolescenza
Ero curioso di questo amore
Come lo sono adesso e
Poi si affacciarono le ombre
E l’amore si fece confuso
E saltavo da un nome all’altro
E mi bruciavo e mi bruciavo
Come chiedeva la strada
Erano quelli gli anni da ardere
Senza rimorsi
Poi scoprii Pessoa e fu amore
al primo rigo.
Mi sono innamorato facile
Una volta all’ultimo piano di una casa torre
Sul fiume. Vivevo a Pisa da tre giorni.
Avevo e mi avevano già rubato una bicicletta
Durò meno di tre giorni come la bicicletta.
A quel tempo ero anche militare.
Mio malgrado. Ho ricordi molto confusi.
Altri amori più vicini_amori che ancora ci amiamo,
certo, in maniera più platonica
Ma che importa. Accadde che mi fecero inciampare in
Carnevali, pedro Pietri, Viktor Cavallo, tre spine. Tre spine
Medio grandi. E poi quegli occhi grandi come due nocciole di un altro mondo.
Avessi potuto dirlo ad alta voce! Poi cominciai una guerra di posizione.
Di trincee. Non mi si addice la trincea. Infatti per anni non un passo avanti.
Ho pensato: se son fiori sfioriranno!
Eppure l’amore è ancora immacolato/nuovo.
E così è stato. Ma volevo parlare di tutt’altro.
Di quando passai ad esempio con Marco, un viandante sulla sessantina di Torino
tutta una notte a cantare vecchie canzoni
Mentre intorno era tutta una festa
Eravamo soli io e lui a costruire castelli di carta e fu bellissimo.
Ciao Marco, ovunque tu sia. Anche quella sera ci innammmmorammo
di chissà cosa o chi. Eravamo nessuno. Come accade solo con l’amore.
Come quando la abbracciai senza baciarla e le dissi: questo è amore puro.
Non ci sono più abituato! E lei mi disse: sì. È così.
Non credo abbia capito. O forse sì. Non lo so.
Non sapevo più chi ero. Così me ne vado per le strade sempre innamorato
e sempre con le spine. Ma a chi lo dici? A te?
No… A nessuno. A nessuno…
Ogni tre passi c’è un amore
Ogni tre passi mi allontano da un amore
Ogni tre passi dico sottovoce il suo nome.
Ma tu vai amore mio a conquistare territori
Va’ ovunque trovi la gioia e l’allegria
Fa’ a cazzotti con l’amore altrui e vinci e perdi
Fosse pure per knock out. Non fa male.
Non fa mai davvero male. Io sarò qui
Senza aspettare niente. Solo per te
E per chiunque altro. Come una puttana per passione.
No, non parlo di sesso.
Certo è chiaro che mi manchi.
Da tremila anni mi manchi.
Manco fossi Guglielma Tell bendata.
Ma così è la vita Amore mio
Ci si innamora facile.
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