Il giorno più bello dell’anno
Accaddero cose molto semplici:
C’erano gli uccelli che
sbattevano le ali nella pineta
Aprendosi strade tra i rami
Una pietra che ci aspettava
Da più di mille anni
Si fece comoda come un divano
Una strada in salita
Con delle spine lungo il cammino
Da schiacciare sotto la suola delle scarpe
Qua e là l’eco della vecchia stagione
Che rimbalzava tra i monti
Come una milonga
Firmammo un armistizio
Come due generali
E ci alleammo contro il tempo
Non un passo indietro! Invece
Non avemmo bisogno di dirlo
Ma ci abbracciammo a lungo
Come fossero sei vite e
I miei occhi ti dissero
Prendi tutto ciò che vuoi!
Ma non prendesti nulla ché
Avevamo già tutto il necessario
Per arrivare almeno a domani
Nella valigia soltanto il mio libro
Ed un bacio piccolissimo
Che poi era tutto ciò che avevo
A parte il suo profumo
e questa idea di amore
Che mi fa piangere
Quando sono solo
E non so mai se
è perché sono triste
O molto felice
Oppure è l’allergia
Come dico sempre
Se qualcuno mi sorprende
A rovistare tra la gente…
Sì, forse è l’allergia!
Deve essere così
E poi non ero io…
O forse hai visto male…
Comincia a fare fresco
Forse domani pioverà…