Tutti i discorsi si affollano
Contro le pareti
non contro di me
Certi pesano più di altri
E non sempre è la morte
Non sempre si muore
Butto un occhio alla valle
E la valle non se ne accorge
A guardare dall’alto
si finisce per ridere
Ci sarà qualcuno oltre le mani
A disegnare carezze
Col profilo del mio naso
Nel mentre passano per le strade
Persone che nessuno saluta
Questo mi ferisce
Come una brutta parola
Ma un poco più a fondo
Siamo così simili
Da poterci scambiare i nomi
forse, non certo i racconti.
Ognuno è quello che fa:
Penso e ripenso alla fortuna
Alla solitudine e ai capelli
Al sapore del vino
E alle cose che innamorano
A certi occhi dolci
come laghi in tempesta
Dove si intravede il fondale
Pieno di sabbia, di cose cadute
E di amore selvatico per chi sa vedere
Senza voglia di prendere
O di possodere.
Penso e ripenso senza vergogna
Alla grande miseria
Di una strada – un altare…
Alla rima col mare.