Ogni tanto mi viene da scrivere
come Guido Catalano
ché è un modo assai discorsivo
ottimo quando ad esempio
vorrei parlare con te
e tu ti neghi
o non ci sei
o ti nascondi…
Ti nascondi vero?
poco male,
io posso sempre scrivere due cose
come Guido Catalano
e fingere di parlare con te
che sarai pure bellissima
ma da queste parti
non ti si vede da un pezzo
e poi posso inventare termini nuovi
come ammare, ad esempio
se voglio andare al mare
oppure oddiare, se voglio fare
una cosa a metà tra una esclamazione e un verbo
come la ripetizione dell’escalamazione
su, prova !
facciamo dieci minuti di “oddiare”
che mica sono scemo,
lo so che si avvicina all’ odio
ma giusto una ammiccata,
per dire o non dire,
so che mi capisci…
Insomma, non sarà una poesia
come del resto manco le altre
ma se prima mi rompevo i coglioni da solo
adesso mi rompo i coglioni al computer
e qualcuno potrebbe sempre dire
che ho scritto una poesia
come avrebbe fatto
il buon guido Catalano…
Potrei continuare per 20 giorni di fila
con soste solo per mangiare, bere, autoerotizzarmi
e scriverti una poesia vera…
Però mi fermo
perché se pure non avrò un grande stile
ho sempre buon gusto
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