voglio andeare ammare
dove c’è quella cosa blu e verde
che cantavano Cochi e Renato
annuotare
voglio andare con te ammare
a fare la pubblicità dei ringo boys
sulla battiglia che non è una di facile costime la battigia, nonostante il nome e il luogo,
e poi ti dico qualcosa del tipo
“biscottami” e tu capisci al volo
e mi baci per 45 minuti netti
triplo rivesciato con un velo di carpiatura
comunque in maniera elegante
senza esagerare,
ed io tiro fuori la storia del naso chiuso
causa allergia fuori stagione
ma tu che sei un’ape da apnea
continui a baciarmi ancora
allora poi tiro fuori la storia del Boxer
il cane che riesce a respirare anche se tiene salda la presa
e si sa che dal boxer il passo allo slip è breve
e che quando arrivi allo slip tutto può succedere
anche che ammare cada qualche consonante
e poi facciamo che andiamo ammare tutti i giorni
anche a Dicembre, quando fuori c’è burrasca e neve e uragani e va via la luce e pure i lupi si mettono al riparo
e io ti guardo alla luce fioca della candela
con un sottofondo musicale tropicale,
a questo punto a pile,
e ti dico: Vieni, andiamo ammare!
E tu manco rispondi, e già sai
perché sei avanti, a me, ammare, ai notiziari di domani, a Bolt quando scatta, e a tutte le altre cose che sembrano più colorate di quello che sono
quando decidiamo di andare ammare
insieme
ed io per farti uno scherzetto simpatico non indosso gli slip e non me ne vogliano i cinofili, manco più boxer.
Mi sa che allora ci ticca andare nudi ammare a Dicembre. Si salvi chi può.
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