ah l’amore l’amore!
urla il mattino.
un vecchio in ginocchio
raccoglie la spesa
e l’amore l’amore
ha urlato il mattino
sulle mani nodose,
il sole distende
la sua lunga coperta,
è appena risorto.
come non benedire l’aria
e gli occhi e i ragazzi di scuola
e lo stesso mattino.
l’amore! l’amore!
urla lo zaino coi disegni dei mostri
poi scompare allegrotto
nella curva di Febbraio,
e non c’è morte che tenga.
l’amore! l’amore!
urla il mattino,
mi sorride il vecchio
vicino la curva,
la curva! la curva!
pare urlare la voce, stamane
anche là dietro c’è sole.
Che tu ci creda o meno,
anche oggi risorgo,
ho pensato nel letto.
Il vecchio ha raccolto le uova,
ci scambiamo un sorriso,
è passata una donna.
l’amore! l’amore!
ha cantato il mattino.
la curva è lontana,
il cemento una culla,
gli occhi risorgono
alle nove e quaranta
sembra dire il barista.
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