certi giorno scrivo minchiate
che mi turbano per un giorno intero
e le chiamo minchiate per pudore
e me ne vado per le strade commosso
come un bimbo che aspetta
qualcosa che mai arriverà
ma felice come chi non lo sa
ed in cuor mio porto una parola
un nome, da custodire, come un segreto,
l’ultimo giorno di vita del mondo.
Cronaca di un’alba annunciata
Quando verrà il bel giorno
E tu verrai da me
Aperta come un’alba
Ti accoglierò con manifesta indifferenza
Come si pronuncia una parola comune
Come “casa” “albero” “mamma”
Con la bocca impietrita
Dall’erosione degli anni
Ti darò il benvenuto
Come a una morte annunciata
Vacillerà il mio cuore immortale
soltanto un poco sfiorandoti la mano
Sarò come l’albero sulla collina lontana
E tu il sole che sorge alle spalle
che Riduce all’ ombra
Ogni meraviglia.