abbiamo letto di tutto
ci siamo detti di tutto
ci siamo trattati male
ci siamo detti addio
almeno venti volte
i vaffanculi si sprecano
lei mi chiama merda
io rispondo merdaccia
ci siamo amati nella neve
e sui guard rail
( da non crederci)
persino nel letto
un paio di volte
ci siamo separati
ci siamo sporcati
ci siamo cercati
come cani tra la gente
ci siamo annusati
abbiamo affondato i denti
nelle nostre carni
fino ad urlare
una volta facemmo
il record di sudore
in un parcheggio
abbiamo giocato
come ragazzi qualsiasi
ci siamo rincorsi
ci siamo leccati
abbiamo avuto paura
ci siamo abbracciati
tantissimo
abbiamo dormito
abbiamo riso
e qualche volta
si è anche pianto
e non te l’ho mai detto
ma solo con te
ho avuto il coraggio
di tornare a passeggiare
per Napoli piangendo
di ricordi semprevivi
e adesso chiamalo
come cazzo ti pare
oh merdaccia
se siamo ancora qua
a mancarci
come cecchini ubriachi
da distanze siderali
e non stupirti se stanotte
da qui vedo la luna blu
e nel cielo lettere
al posto delle stelle
che a voler leggere
impiegherei anni luce
e le tue gambe aperte
e le tue braccia strette
e le tue labbra calde
e i tuoi capelli profumati
e la mia alba fredda
si infiamma come un neon
difettoso nei sobborghi di Tokio
vedo persino un karaoke
con gente ubriaca nel cuore
se mi guardo allo specchio
e poi ad un tratto questi mi vedono
e cominciano a ridere e ridere di gusto
fino a scomparire nell’argento
appena dietro al vetro…
e tu? non fa ridere anche te?
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