Sii gentile

 

non fare della donna un nemico
per nessun motivo al mondo
scopri lei il fianco 
lascia cadere le armi
lascia che ti trovi ridicolo
sii coerente. Tanto
tutto questo è ridicolo:
il fatto che non riesca a dormire
che pronunci il suo nome
nel mezzo della tempesta
e che questo ti scaldi nonostante tutto
un poco le mani…
sii consapevole di essere ridicolo
e lascia che ridano di questo e di quello spettacolo
brucia la tua pira fino ai confini estremi dello sguardo
fino a far scoppiettare i pensieri come ginestre
che illuminino i sentieri come lucciole
lascia che vengano i demoni a saziarsi del tuo fegato
lascia sedimentare tristezze e solitudini
e innaffiale con del buon vino ogni tanto
assapora soprattutto il gusto della solitudine
ma sii gentile con te stesso
non ingigantire la cosa non esagerare
ché la cosa è già abbastanza grande
invita a cena una bella ragazza
un martedì sera, magari
e fate l’amore solo se è necessario
soltanto se c’è allegria nell’aria
altrimenti, desisti.
e se devi andare, vai
ma fallo una sola volta
e sii gentile e inesorabile.

Lascia perdere i telefoni.

Ci sono giorni in cui non vuoi scrivere niente
E sono i giorni migliori
Potresti rinunciare a qualsiasi cosa
E comprendi intimamente quale pochezza sia tutta la letteratura e quella solitudine di appartamento che ne deriva.
Cammini e vedi le tue gambe muoversi
E ti chiedi se siano davvero le tue gambe
E poi te ne vengono in mente altre due
Che quelle di sicuro non sono le tue
E pensi che infondo sono soltanto gambe
E ci portano dove vogliamo
Tipo qui adesso.
Sarei potuto essere ovunque
E invece.

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