cammino ogni giorno
lungo l’argine del fiume
che ogni giorno mi parla
con una lingua diversa
a quest’ora spesso incrocio
le due gemelle bionde
che chiamo da diversi anni
ormai: le torri gemelle
sembrano tedesche ma sono pisane
talvolta le sento parlare
non so perché parlo di loro
sono un poco goffe
conservano una antica eleganza
e un on odore di vecchio, lo so
uno spettro di morte cammina con me
ce l’ho sempe nel cuore:
memento mori! pare ricordarmi il fiume:
mi verrebbe da amare anche le pietre
e se non lo faccio è soltanto a causa
del coefficiente d’attrito tra cappella e mattoni
poi penso a una donna che sta un poco lontano
al suo sguardo asciutto che pare severo
e alle sue spalle immagino un fuoco
con tanto di bestie e salti mortali
poi altre cose pacchiane e di pessimo gusto
ché così è l’amore, penso
a una corda tesa che spacca il tendone
e che apre la terra
di questo strambo circo ornato di bestie:
non è il caso di urlare, ragazzo,
se mi attardo a scrivere sulle strisce pedonali
ché verrà la morte e
ti soffierà all’orecchio un giorno
e a noi allegri ci coglierà per ultimi
e se non peroprio per ultimi
dovrà almeno rincorrerci
nei cieli dei cieli del cazzo che ti strafotte
e non farmi incazzare!
Ché poi divento cattivo
con amore parlando ❤
Nel frattempo ho dimenticato
cosa dovevo comprare.
Per commissioni ( un’altra rissa mancata )

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