ogni giorno ti racconto
tutto ciò che non conosco
ma come se lo conoscessi
e mentre butto giù i momenti
questo fatto diventa chiaro
come una giornata sobria
come se fosse e forse lo è
densa di fatti-accadimenti interessanti
e raccontandoti i giorni
seppure tu sia lontana
la vita si fa di un colore più chiaro
e anche i rovi del mio abisso
così più spesso si diradano
e lasciano passare la luce
dell’accecante futuro:
sui fondali germogliano canzoni
canzoni incerte
canzoni come questa
che parlano di vita
accarezzando la morte
Winter is coming
Mesi di nostalgie estreme
radure argentine che esplodono
e risuonano nel petto come rapaci in picchiata
mesi di campi fertili lavorati a braccia
da cui salgono al cielo gli antichi canti
della fatica e dell’amore selvatico
mesi che sono come colonie di formiche
dove le cose paiono disordine
eppure seguono gli ordini prestabiliti
da leggi a me sconosciute
mesi di pire infuocate e
di braci roventi che attendono
il sacrificio gustoso della carne
mesi che non tramontano
mesi che paiono eoni
dove anche le pietre
cambiano i prospetti
sotto la frusta dei venti
ma non io. No. Io no.
Ché non mi sento di queste terre
qui anche i miei fiori gentili
sono di lava morta e sangue
e le parole d’amore
tagliano i sorrisi come selci
e ne fanno legna da ardere
per questo lungo inverno :
A quale battaglia ti stai preparando, ragazzo?