Tortura
Mi infilo nel treno
Occupo tre posti
Con una valigia troppo ingombrante
Dalle cuffie parte Bowie:
Dancing out in space
Prendo il libro e apro a caso:
Tortura, si intitola la poesia e
Quando ho finito di leggerla
Il treno passa di fianco a
Certi campi da calcio
Dove ho seminato ginocchia e sudore
Mi viene in mente l’umidita della palude
Che bagnava lo scooter a tarda notte
E tutti i pensieri di quando ero innamorato
O Almeno così credevo
E tornavo a casa cantando
Col mezzo sparato a tavoletta
Lungo oscuri viali semi deserti
Verrebbe voglia di alzarsi e danzare
come natura vuole
se soltanto avessi
una immagine di me un po’ meno goffa
Nel mentre la mia vicina di posto sta studiando diritto internazionale
E sbadiglia senza coprirsi la bocca
Questo la rende più umana di quello che
Vorrebbe far trapelare
Il sonno è più forte di ogni sovrasteuttura
Ma le uniche due cose che mi risuonano a ritmo costante nella mete sono:
L’idea sbagliata che ho di una donna &
Una frase:
Danza in ampi spazi aperti, ragazzo.