Ho una decina di libri di poesie
A cui butto un occhio quasi ogni giorno
A volte mi convinco di poterci trovare tutto ciò di cui ho bisogno, persino l’acqua
O l’amore o qualsiasi altra cosa
Che non abbia nulla da spartire col tempo
Ma so bene che è soltanto letteratura
Parole scritte da gente che si doveva essere sentita proprio come me in quei momenti
Acqua alla gola, smania di vivere
una donna (o un uomo) sempre troppo lontana
una finestra aperta su un cortile
Mentre qualcuno suona proprio quella musica
Un demone sempre in agguato
Ma anche capace di farsi da parte
E la convinzione di dover mettere a frutto ogni cosa
Anche questo silenzio Questa crepa nel muro
Questo ragno di sabbia che cammina sul cuore.