Molti vorrebbero essere qualcos’altro
E lo scrivono mentendo a sé stessi
E sebbene i poeti non esistano
Questi non saranno mai poeti
Per essere un poeta devi smettere ogni desiderio, devi chiudere gli occhi della ragione
Sii tutto ciò che non esiste
Ho scoperto un seme antico nella mia vigliaccheria
Lo stesso che ho trovato nel coraggio
che proteggo a costo della vita e
Non sapendo inventare un nuovo nome
Gli dato il nome di poesia
È un seme che possediamo tutti
In egual misura
Ma quanta forza ho dissipato
Per esporlo come una reliquia
Per poi eliminare quella bigotta sacralità
Mangiatene tutti, ho detto
E bevetene in coro
e piasciateci sopra
Se avete il getto tanto potente!
Così ho cantato con o senza luna
No, io non sono cercatore
E nemmeno un trovatore
Tantomeno un cantastorie
Figuriamoci un poeta
Sono Il ragazzo innamorato
Il cane che torna a casa malconcio
La carezza sciolta nel sonno degli ingiusti
E tutte le altre cose che
non cercano padroni
Ma che sanno regalarasi
Anche a chi non merita
Ai mai nati
Agli alberi morti e dimenticati
Alle pietre inanimate
Ai biscotti scaduti
A questa siepe rigogliosa
Che da sempre il guardo esclude.
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