facce di cuoio
segnate dal sole
e dalle sostanze
demoni sudati
alla frusta del sole
un soffio di vento
li ha disarcionati dalla vita
per consegnarli al mare
alle strade, ai pisciatoi della notte.
rivedo nei vostri occhi violenti
il seme di un passato lontano
dove la lama delle mie genti
anticipava la parola
porto con me i vostri amori perduti
e talune facce di cazzo
abbrutite dal tempo
rimandano alle gentilezze perdute
taciute dai bisogni e la fame
e alle vostre madri
che certamente vi amarono
come fece la mia
divisa per anni tra la paura ed il cuore.
Io sono di voi incapace di uccidere.
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