Ne ho accompagnate di ragazze
Fin sotto al portone
In tantemila città e
Poi sono tornato in albergo
O a casa o a casa di amici
E volte è capitato di finire
Appiccicati a qualche muro
Caduti sulle scale
Dimenticati nell’ombra
O in qualche letto
A raccontarci la vita
Perché sei single?
Perché sei qui? Rispondevo.
Oppure ore seduti sopra uno scalino
Ad aspettare qualcosa
Che non sarebbe mai accaduto
Piú spesso con allegria di ragazzo
Per aver custodito la grazia
Il mondo, il mistero, la specie, i sogni,
Che se pure non erano i miei sogni
Ho custodito sicuramente quelli molti di altri
E come erano belle
Con le loro gonne
Che sparivano come piovre
negli abissi dei portoni
Mentre io già di spalle
Lanciato su una strada nuova
A fantasticare il nome di un’altra
Tra le nebbie bruciate di desideri passati.
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