Ogni tanto mi sveglio e penso:
Bene, adesso pubblico un libro!
Poi penso a quei poveri alberi abbattuti alle selezioni da fare tra le millemila scritturosità, alle cavallette, alle tette, al caffè, alla tauromachia, alla ricerca di un editore, a quella cretina ( mi dilungo sull’argomento), poi faccio una pausa e ricomincio… E alla fine mi faccio un caffè-
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