Esistono circoli di poeti
di gente avvezza alla penna
che sembrano filari
di viti mezze morte
chiuse in cerchio
nel mezzo c’è un pastore
qualche ciuffo d’erba
il libro sempre aperto
e quando l’acino declama
trema tutto il filare
riceve i complimenti del pastore
appresso lodi, lodi in controcanto
cade così un altro filo d’erba
teme la solitudine
il cerchio
sfoglia la pagina del caso
il vento
un presunto maestro
prende per la mano il discepolo
mi chiedo sempre più spesso
a cosa servono i consensi?
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