Cistus

Giorni in cui mi aggrappo
alla parola
come ultimo appiglio,
tra le nostre bocche
un mattone di vetro
ti dissi, e
un tempo il sorgere del sole
non portava il fuoco
tra le mie parole
tra i tuoi muri bassi e fitti
tra i vicoli bianchi e quadrati
della tua città antica
tra denti e murate
fossette e fossati
dove la mia poesia
si infrange e si rompe
mucchi di cistus e bellis perennis
ad ognI mandata
di un fesso scirocco

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