– no time no space
Battiato sull’Aventino
io ho superato
– da mo – la ventina
ridacchio… Vivacchio…
spuntano maniche corte
in pieno autunno
Novembre- vituperio dei giubbotti
esce un ricciolo dal vicolo
e fa rumore di cristallo che tintinna il cuore
amore mio – porta via la tua ombra
vieni qui. Arrivo…
stempero il cavalcavia
con due colpetti di tosse
lo scirocco trapassa la grata
è denso e di anima frescolina
che comunque parte il brivido
e poi metto la musica in 4G
per cambiare atmosfera
ma è troppo presto
troppo sole sul cemento del palazzo
sullo sferragliamento ferroviario
sul ferro che ricorda sempre il sangue
dell’anima dei morti ammazzati
stanotte sotto al ponte giocavano a spade
ed io passavo come una buona parola
sulle loro teste
– chissà dove saranno stamattina.
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