Sbuccio un peperone
Cadono i semi
Nello scarico del lavandino che
Pare risucchiare anche il cuore
Come un pallina da pingpong
Trattengo il sospiro
Come una balenottera
Appena svezzata
Nessuno reclama
Uno straccio di niente
Il vento adesso è girato
Il freddo assedia la camicia
I monti recitano come alabastri laureati
Cadono alberi come capelli
Il cielo, il cielo – disegna due granchi
Poi una pipa e un coniglio
Dove sono le braccia?
Tra poco sorgerà ancora la luna
Giove Venere e Marte
scherzano ancora col fuoco
C’è aria di festa
E di storpie madonne
Ancora una volta
Si leva la voce e
Sfriccica e duole
Come un peperone
Nell’olio bollente.
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