Sono ormai giorni che
Mi frulla per la testa un vento:
Vorrei essere lassù in montagna
Dove il declivio si fa ripido
Ed il passo insicuro sulla pietra
Quando Il cuore spinge
e la gamba obbedisce
Non sensa pentimenti.
Sono ormai giorni che sogno
Il pianto struggente degli amanti
L’albero che curva sulla pietra
Per difetti di acqua
Il mattone posato bruciato
dalla stessa malta che lo sostiene
Qui adesso è un andare per valli
E sentieri
ed è come stagnare
È come pioversi addosso
E poi evaporare
Come una voce
Arrivata dal mare
Sono diventato ormai
Un ciclo chiuso e finito
Dove le cose che vi entrano
In punta di piedi
Vengono arse
da questa smania di vivere
Dall’animale
A cui non so dare un nome.