Ci passo ogni santissimogiorno
e sempre mi chiedo
cosa ci sia di tanto poetico
sul cavalcavia ferroviario
Mentre sotto passa un treno
Poi un altro
Poi il silenzio
Poi Solo qualche macchina
Poi Due biciclette
Poi Incroci uno sguardo
Che significa freddo
Scansi una manciata di fortuna canina
Poi il vomito della sera prima
E sai bene che cosa vuol dire
Questa festa di vita alla tre del mattino
E cominci a sorridere
Fino alle scale che ti portano in centro
Dove la vita si riempie di cose
dove gli sguardi significano fretta
Cappelli e lustrini
Dove persino la ragazza che mi guarda
E che si fa più vicina
E poi aggrotta la fronte
Come a dire: a te ti conosco.
Non accenna il saluto.
Sì , anche io ti conosco,
Ma non ci salutiamo. Succede.
Non ho mica voglia di parlare, adesso
Lasciatemi solo con il cavalcavia
Con gli annunci metallici e
E i ritardi siderali
Coi treni che corrono
E qualche volta si fermano
E poi sempre ripartono
E vanno.
Rispondi