Quello di cui ho bisogno è:
altre storie.
La mia finisce qui
Con me che scrivo dal cesso
Dopo aver letto per l’ennesima volta
Le poesie di Raymond
(Lo farò altre mille volte, salvo complicazioni)
E mentre scrivo
Ricomincia un’altra storia
E potrei essere uno qualsiasi
Un imbianchino o un impiegato
Un rifugiato politico o un profugo
Dare la vita come ken Saro Wiwa
Se capitasse oppure essere
Un contadino veneto magari, ostregheta!
Certo se capissi qualcosa di terra
Al di là dell’intuizione…
Potrei essere qualsiasi cosa
Quello che voglio dire è:
Adesso sono qui
O almeno mi sembra di esserlo
Coi miei pensieri poco definiti
A sproloquiare
E immagino di avvolgerti come aria
Tutto intorno a quella smorfia
Che fanno le tue labbra
Quando ti compiaci
Dell’arroganza senza tempo
Dei tuoi capezzoli allo specchio.
Ma non è di erezioni lampo
Che voglio parlare
E nemmeno dell’effetto doppler
Che subiscono le cose troppo veloci.
Quello che voglio è.
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