Un ragazzo urla una roba al cielo
Una canzone da stadio
Ad occhi chiusi
E poi un altro
E altri appresso
Poi è un popolo
Ad alzare le braccia
Occhi chiusi
Potrebbero urlare qualsiasi cosa
Sarebbe lo stesso
Come un animale affamato
Che esce dal letargo
Il popolo mi fa sempre un certo orrore
Andrei a conoscerli uno per uno
“La gente è gentile” scrive un amico
Il popolo è sempre ottuso
Impicca dilania spacca violenta incendia
Qualche giorno fa una ragazza molto giovane
Mi parlava di lotta di classe e di rivoluzione
Mi pareva di stare in un film di Moretti
In un Dejavù con addosso 40 anni di jet leg
Quali classi? Le ho chiesto
Qua dobbiamo prima ricostruire le parole
Una per una
Seminare gentilezza e parlare di amore
Sei un sognatore, mi ha detto
Grazie per il complimento le ho sorrisato
Poi le ho prescritto Nostalghia di Tarkowskij
Due volte al giorno, lontano dai pasti
E un poco di poesia…
Ché l’ingegneria è l’arte di approssimare
Ché se lo capisce davvero è già un passo avanti, poi…
La vita farà il resto
Mi pareva una in gamba
Nonostante la nostalgia
Il Marxismo-Leninismo
Nonostante le cantilene
I sindacati la pappardella
Il giornale da piazzare
Gli occhi belli
La nostalgia il tedio la saudade
Quel fado antico
La sconfitta
che portava negli occhi
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