A vent’ anni ero un ragazzo cretino
Incarnavo il dolore dell’amore
L’esercito mi reclamava
Tra ospedali e notti bravissime
Lucidità pauca
Raccolsi le mie cose e partii
Senza riuscire mai ad andare
Nel viaggio
Due fratelli mi insegnarondo
A farmi beffe della carne
Federico e Fernando
Garcia Lorca e Pessoa
Da quei giorni
Persino la morte
Mi è familiare già dal mattino
Come l’odore del caffè
Ho creato persino la mia polizia poetica personale:
Le “effe effe”
A cui faccio quotidianamente una chiamata
Quando le cose girano male.
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