Al secondo messaggio andato deserto
capisco che capisci che ho capito
ma chiedo conferme e spiegazioni
ché la vita al netto dell’intuito
mi ha polverizzato l’arroganza del veggente
fare domande sincere
è sempre un atto d’amore.
al terzo malumore di stagione
segue il primo malanno
e pacchi di fazzoletti della COOP
buoni a scartavetrare tavole da surf
fanno il loro sporco lavoro
se adoperati con gentilezza e
così le parole, mi sono detto:
Bisogna passare dalla teoria alla pratica!
D’altra parte so bene di cosa parliamo
potrei scrivere trattati sugli incontri
su ogni genere di incontro
eppure qualcosa che somiglia a una tristezza
una vecchia cartolina trovata nel cassetto
una firma sbiadita dal tempo
un libro rovinato dalla pioggia
la linea della schiena distesa sul letto
che tanto somiglia alle onde
le scarpe vecchie che imbarcano acqua
inesorabilmente.
Ho imparato a provare amore in cinque minuti
ho imparato che il generico “poco”
è una quantità incommensurabile col tempo:
accaduto una volta è accaduto per sempre.
Perciò andiamo incontro alla vita senza difese
lasciamo che le antiche lame penetrino la carne
e non possedere mai nessuno – condividi,
e se il terrore ci coglierà in qualche notte di gelo
perché succederà: ancora e ancora
e riuscirai a sorridere comunque alla fine dei pensieri
stai imparando dalla vita la lezione più difficile.
Sii libero di amare sopra ogni cosa. Capiranno,
altrimenti, andrà bene lo stesso.
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