a volte ritornano
a distanza di anni
come se non fossero mai andate:
Mi sei mancato.
Come stai?
-Vuoi scopare? Le dico.
Perché Io non ne ho proprio voglia.
conosco quello sguardo. dice.
La tenerezza? Mi dirai…
perduta.
ce l’hai con me?
mi dice.
Certo che no.
ti voglio bene
ma le cose cambiano…
Mi annoii come chiunque altro
ma questo non glie lo dico
niente di speciale tra noi, oggi.
i ricordi sono cose meravigliose
ma hanno un tempo, un luogo, uno spazio.
E i sentimenti?
Si trasformano.
<no. non ora. non qui. in questa pingue immane frana.>
Intono un canto tra i denti
Hai una bella voce.
Lascia stare…
Beviamo un caffè?
Sediamoci, lo vedo che hai voglia di sapere, di parlare, è passato del tempo
da quando caddi ai piedi del tuo letto
scivolando sul tappeto.
Risate… Ridiamo
con quella patina oleosa sugli occhi
che regalano solo i bei ricordi.
Hai un gran culo, comunque,
Come sempre. Orgogliosa.
Io ne ho trenta! Mi dice.
Io trentasei. Cristo!
E siamo qui come due vecchi
coi genitali sotto ketamina.
Parla per te/ mi dice.
Ridiamo. adesso senza quella patina
che hanno solo i bei ricordi.
Vedi? Dovevamo solo carburare! Le dico.
Annuisce.
beviamo il caffè americano senza parlare
qualche sorriso, una carezza…
Non ho intenzione di scopare con te stasera. Forse domani.
Quando sarai partita.
Lo so, ma non sono qui per questo.
Non ho intenzione di chiederti il perché…
Tranquilla. Vieni qui.
Ci abbracciamo come due fanti in trincea.
Se non è amore questo. Le dico.
È strana la vita, eh?
Sì, ma chi se ne frega
Siamo qui a distanza di secoli
abbiamo fatto le cose perbene.
O è forse perché ho ancora un gran culo?
Ridiamo.
Fa’ vedere, alzati e cammina fino al bancone.
Ok.
taglia il caffè in due metà esatte
ritorna guardandomo dritta negli occhi.
Senti. Quaggiù qualcosa si è mosso.
Deficiente!
Ridiamo…
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