Brodo.boh.

Strada esce dalla finestra
Avvistata nei sobborghi
Sgattaiolare tra cipressi
E poi andare in un posto
Che dici irraggiungibile.
Forse un bar
Forse problemi.
O depressioni apocalittiche.
Io non ci sono mai stato
Non so dove sia andata e
Altre scuse accampate in aria
Intorno ad un fuoco
A cantare canzoni allegre degli intillimani
Parlami dei flussi di coscienza ma
Non da qui e né troppo in là
Diciamo le cose giuste
Cioè non diciamoci
Cioè essere un principio qualsiasi
Un principio di Galles
Se vuoi essere elegante
E svegliarti presto al mettino
Oppure un principio senza fine
Come la strada appena sconosciuta
Un principiante. Perpetuo. Ma con puzza. Perpeto. Ecco. Adesso almeno sento qualcosa.
Come un albero
Che tende al seme
Senza sapersi.
Senza scoprirsi o sorprendersi.
Qualcosa. Dice. Qualcosa
Che possa. Qualcosa che occupi
Senza spintonare una molecola che sia una
Per ingombro sterico che
Qui ci siamo tutti
Senza magnetattrazioni
Come il brodo tenuto insieme da uno sputo
Che ci ha quei movimenti che boh
E non si guarda o innamora
Ma che se qualcuno esistesse
Sarebbe un amore. E basta
Poche chiacchiere di bocca.
Un brodo
Perso in una cucina dimenticata dal tempo
Dove nacque per sempre l’amore
Senza principi o princìpi
Come un brodo. Dico.
Una arrendevole inesistenza amorosa
Cosí. Boh. Un brodo.

Le vie dell’ormone sono finite. V.M.14


nel mezzo del cammin …e pizza e fichi
mi innamorai di una co’ ‘na selva oscura
ma lei mi si ignorò con far sì forte
ch’ el mio la strada sua s’ era smarrita!
oh! quanto lavorai con la sottana
e quanto ancor lumai alla sua tana!
Ma cari miei qua il fatto è assai curioso
or segue lo spiegone avventuroso:
un giorno di presenza andai a trovarla
e questa tutta ignuda un po’ spavalda
mi disse che mio attrezzo a tutta dilla
non è che le causasse la scintilla
allora le risposi un poco ardito
vie’ qua che ti sragiono a menadito!
ma ella irremovibile impudente
mi disse: nt’avvicinà se tieni caro il dente!
orsù le dissi amore mio tettoso
non dir a me così che so pauroso!
e allor per far scoccare la scintilla
mollai la briglia al coso che sfavilla
e spinsi il gioco sotto al tavolino
e colla forza della leva antica
mossi ‘ltavolin che smuov la fica
ma non vidi in cuore suo alcun stupore
né scorse nei suoi occhi alcun tremore
è proprio vero che l’ormone è ballerino
e nemmanco serve avercelo sì tosto
da alzare in un sol colpo un tavolino

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