nostalgia di ogni inizio
e tristezza per la fine –
nel mezzo la malinconia del viaggio
che arriva sempre ad una conclusione –
Carte ammucchiate dal vento e
foglie verdi lungo i marciapiedi.
Capitali turlupinati dalla primavera –
la ghigna bassa
del giardiniere del mio palazzo
quando accarezza il gatto
è una maschera greca
che amplifica ogni solitudine –
Carponi, pare dire alle formiche:
c’era un tempo in cui…
tuuuuuutti i cancelli venivano battuti
a colpi ti martello – sapete?
questo è il pensiero estruso
dalla spremitura di tutti i sentimenti.
Spicchio d’azzurro vivo
– come una minaccia tra i palazzi –
è l’occhio del ragazzino che sono sempre stato
ogni volta che sarà sereno
e se non sarà sereno
si rasserenerà.