:Esci :
Da un passato a un futuro
Che non è mai presente
Il movimento continuo
Dello spazio tempo
È da impazzire
Chi sono?
È Una domanda inutile
Fedeltà? Coerenza? Onore?
Come spiegare queste piaghe ad un
Perpetuamente ottuso?
Esco: dunque
Raccolgo qualche sguardo
E un po’ d’amore e
Se pure siamo tristi
Regaliamo due sorrisi
Le cose girano piuttosto bene oggi
E non parlo di economia o di salute
Che vadano al macero le mie gambe
E in malora le nullatenenze
Se esiste una idea di santità
Deve essere questa cosa che ci avvicina
Tanto ai lampioni quanto alla pelle
Passando per un sorriso disarmato
Un abbraccio mezzo vuoto
E questa idea di immortalità
In una valle di morte
Questa irriducibile allegria
Questo spirito di impertinenza
Del guardare negli occhi
il dio dell’ inviolabile
E di mandarlo a cagare
Dal profondo del cuore
Con questo immutabile amore
Per poi rassicurarlo:
Stavo solo scherzando
Non ti incazzare!
Misericordia!
:esco: ancora
Da qualcosa ed entro
In un’altra cosa
Che sarebbe una buona metafora
Forse un po’ porno ma allegra
Delle nostra illusoria esistenza
Penso lla morte e scrivo:
Epitaffio:
Fummo ovunque e non lo sapemmo.
Ridemmo molto delle altre dimensioni
Ma non solo.
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