I ritorni

Le cose che abbiamo fatto
Sedimentano come conchiglie
I baci coda di gambero
Prenderanno spazio alla pietra
Fossili che innamorano il tempo:
Tutte le donne si affollano
dentro un ricordo di argilla
La nostalgia che impacchetta le cose
Di questo traslocoare perpetuo
Mi costringe al cammino: esco:
Fisso lo sguardo alla cima del monte
Come un faro di sentimento
Sulle antenne dell’ Amiata
Monte di anarchici e di irriducibili
Quello è il suo posto e nessun altro stasera
Mentre il faro fa petali dell’orizzonte
E cattura tristezze come un retino
Le cose da dentro si sporgono al cielo
Cercando sollievo
Nessuno è dimenticato
Nessuno qui cena da solo
Cade la mano del cielo
Come una religione tra atei
Ognuno ha paura
Di scoprirsi mortale:
Lamore è una prova.

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