Partorire cento cose all’unisono
Cento aborti / ed essere fisicamente
Presente in ogni cosa :
In ogni caduta contemporaneamente /
Lo slancio creativo al di là della solitudine
Mentre al di qua solo pareti e cemento
E porcellane di terza scelta dentro cui
Dare un senso al cibo del giorno
E poi alla sera
Camminare verso l’aeroporto che è
Andare incontro al fantasma della Predestinazione/
È così che si svegliano anche i morti
Dal fondo della mente intorpidita dal giorno
Siglando un accordo di belligeranza coi sentimenti/
le prime luci svegliano ogni cosa
Financo i mostri e gli amori e i mai_detti
Si fanno di carne e
Si mette una toppa all’indefinito
Poi si stappa una birra
Più o meno in compagnia
E si va avanti
Il più allegramente possibile
Lucidamente
Verso la meta
del non avere alcuna meta
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