Milano a Natale
È una cosa
molto vicina all’amore
Gli occhi in galleria
I cappotti caldi
I miei capelli rasati
Ero grezzo come una selce
E tu eri morbida
come una marshmallow
Sapevamo entrambi
Tra i libri dei navigli
Che il mio non era amore
Ma la figlia di una antica disperazione.
Quando trovai una vecchia edizione di Pavese
E ti dissi:
menomale che tu non sei una ballerina
Francesco avrebbe capito, ti dissi.
E poi tu mi abbracciasti forte
E quasi tremavi e
Mentre fuori le luci si riflettevano sul canale
Sul piccolo molo mi sembrò di avere il cuore
Gonfio e innamorato y final come un arrivederci
Che non sarebbe più tornato.
Forse è per questo che quando provo amore
È per la gente, le strade, le carte sporche e
Per le foglie che mai nessuno ha reclamato
O per le donne indaffarate a cui devo spiegare sempre
che non puoi mettere il cielo in una borsa.
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