Ho scritto una miriade
Di poesie d’amore
Chiaro indice di ignoranza sull’argomento…
per fortuna non uso più la carta ché
Abbattere alberi per passare una nottata
Non è cosa assai onorevole
Ho scritto cose che ho sentito
Come fossi un altro
Usando un certo distacco
E ho scritto cose di altri
Come se fossi stato io a sentire
Usando comunque lo stesso distacco
Tendo a non toccarmi troppo coi pensieri
Ho paura di bruciarmi
O di scomparire
O di esplodere
O di trasformarmi in qualcosa
Di completamente diverso
Da quello che vedo
A volte mi manca il coraggio
Spesso mi domando chi siamo
Quanti siamo
Se ci conosciamo…
Persino stamattina
Quando la coda di questa Primavera
Ha sferzato ancora alberi e nuvole
E la pioggia ha colto di nuovo tutti impreparati
Ho sentito una strana vicinanza con le persone
Che si riparavano dalla pioggia
Sotto la pensilina della palestra qui sotto
Certe volte mi sento come nel deserto
Ed ogni uomo mi pare
L’unico sopravvissuto
Credo persino di avere un istinto materno
Certe altre volte invece
Non ho simpatia per nessuno
Tutto è distanza
Certe altre volte invece
Mi ubriaco
Ed è come aver sognato.
Allora chiamo gli amici per domandare
Cosa è davvero reale e cosa inventato
Ma non mi fido comunque di nessuno
Quando si parla della realtà
Sono talmemte arrogante
Da credermi dio
Fatto davvero a sua immagine e somiglianza
Ma anche un po’ più simpatico
Meno serioso
Al momento Termoautonimo
Possibilità di parcheggio
Ampie vetrate.
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