Certi giorni
C’è una velata stanchezza
nel vivere
Gli alberi paiono
Cose morte e
Il mio sguardo si perde
Tra retrobottega
E scantinati mai visti
Ma è così che vedo le cose
Tra topi unti
E lavandini appilati
Sì. A.p.p.i.l.a.t.i.
stanchezza dei giorni
Stanchezza.
Stanchezza delle notti
Stanchezza di tutte le madri
Compressi nello scarico
Questi giorni
Fanno da tappo
alle cose leggere
E da basso
Dal fondo dell’abisso
Dal gorgo
Cose informi e
Odori di marcio
Straziano il naso e
Spezzano carni…
E pure una dolcezza gentile
Dolcezza di cosa Mansueta
Di animale ferito
Si fa largo nello spazio
Con parole d’amore; è
L’universo. L’universo
Che abito
L’universo che sono
Universo dei giorni
Santo Universo
Che tutto cogliona
Uh! La tenerezza
Tenerezza di uomo che sono
Tenerezza di non avere misura
E di soffrire la morte
Così contraddittorio
E cinico e acuto e fesso
Come l’universo
Uh! L’universo…
Universo che tutto
Brilla
Che tutto è fragore
E la stanchezza che esplode
In uno strano sorriso.
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