trema qualcosa nella sera
non sono io
non sei tu
trema qualcosa nella sera
il ricordo del giorno
sull’asfalto rovente
trema qualcosa nella sera
il passo veloce
che rincorre la notte
trema qualcosa nella sera
forse è la mano
che accenna il tuo nome
Tu Sei quel fiore, il pugno negli occhi.
-vedi quel fiore! Che pugno nell’occhio! Che amore!
Guarda la Grazia di Edda,
la vita che splende dopo la dipendenza,
e guarda, avvicinati, vedi?
Là dietro il muretto, la valle che esplode
una granata sotto il peso del sole!
La naturalezza di chiamarti per nome
vicino, al posto del foglio, il silenzio.
Tanto lontano, sembro un alieno
in mezzo ai bagnanti nel sole di Agosto.
Un cristo che parla da solo, alla croce, alla città e al mondo,
seduto tra numeri primi, solo amore alla vita,
la poca rabbia dei santi scorticati dai muri.
escono di bocca dichiarazioni dei redditi, atti, successioni,
buoni propositi, imposizioni, doveri,
e tutta quella fuffa che renderebbe nobile un uomo.
Io sono anche dio, nella penombra, alla sera
mentre scrivo il tuo nome, lontano da te
un nome che è anche altri nomi
con cui chiamano me e te e tutti gli altri.
il nome di Dio.
Tu Sei quel fiore, sei il pugno negli occhi.