Ci vediamo sotto Natale
con i cappelli caldi
e le mani gelate
ci vediamo alla curva dei venti
dove il gelo è perenne
e le macchine inciampano
tra gli sguardi dei curiosi
ci vediamo al confine della ragione
dove io ho sempre il cazzo duro
e tu le mutande sempre bagnate
e noi lo sappiamo cosa significa
se ci vediamo sul bordo di una tazza
dove passano prima le tue labbra
e poi le mie e poi
si strusciano anche le ombre
e queste si sciolgono
come una nuvola di latte
… o una lingua di miele.
Ci vediamo sotto Natale
e forse mi dirai ancora, voltandoti:
“…però non farmi male”
ed io ti sorriderò con il cuore crudo
che un battito di ciglia
lo può tagliare.
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