alla sera franano le cose
prive di fondamenta
e di notte piccole dita
nel sonno ci sfiorano il viso
piccoli vermetti verdi
carezze che annunciano disastri
e nuvole di cose sbiadire dal tempo
ci sfiorano appena il cuore
che rallenta fino a battere
quaranta volte in un minuto
e talvolta penso
tra un colpo e l’altro
al non-luogo
dove le cose accadute
continueranno a cadere
al di sopra del ritmo
per sempre e
con un certo groove.
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