​Incontri (poesia in pullman)

Voglio che mi dica 

ogni cosa ti passi per la testa

Le ho detto.

Non mi scandalizzerò

né penserò male di te

Se sei triste per vecchie storie d’amore

Dillo. Dimmi tutto. Raccontiamoci ogni cosa accaduta.

Le miserie che legano i giorni come zavorre 

e quelle quattro cose 

Che invece ci rendono

poco uomini e molto dei

A costo di uccidere questa erezione

E le molte altre a venire 

Prima che amanti dovremmo essere amici

Prima che amici due persone qualsiasi

Che prendono il caffè al mattino

E pensano a come sarebbe bello

Se adesso ci fosse un fiume

In mezzo a un prato o a un bosco

O a qualsiasi altra cosa che tenga lontano

Ogni rottura di coglioni

E se ti dico che amo già le tue labbra

Puoi credermi sulla parola

La stessa bocca da cui escono certe parole taglienti

Puoi credermi se ti dico che sono pronto a ignorare queata erezione

Lo sto già facendo mentre ci scriviamo dei morsi sulla pelle

E la tua voce nasconde un filo di rabbia

Verso il genere umano

Questo amore che nasce dal basso

Operaio,  per la vita,

come solo l’amore sa essere

Saprà reggere ogni colpo di coda

Ché io non mi aspetto mai niente

Solo un po’ di umanità

Sul fondo delle nostre paure

E qualcosa di nuovo

Dove prima c’erano due idividui

Che ignoravano tutte queste coincidenze.

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