In questo periodo di dealfabetizzazione cognitiva,
penso a Pasolini e al metodo che avrebbe scelto per togliersi la vita.
O forse avrebbe cominciato a drogarsi pesantemente.
Come si fa a sopportare tutto questo senso del ridicolo?
Questi slogan da robivecchi imbestiati.
Questa verve da oratorio putrescente.
Questo idiota tentativo di inversione polare.
Studio i discorsi di Pertini come fosse la videochiamata di un vecchio amico. Senza santificare nessuno, per carità.
Ma i gesti, il tono della voce, forse sono stati gli ultimi strascichi di umanità apparsi a rete unificate.
E si credono democratici, di sinistra, dicono, informati sui fatti, sostengono, nel giusto, urlano.
Così come immagino le urla ai tempi dei crociati.
Sulle insegne regna stocazzo! merde! porci! casta! A casa! Onestà!
soldi di cacio, monete di cioccolata, palline di zucchero.
Il terrore delle guerre non li ha mai sfiorati
La disperazione è stata incanalata follemente in questi scivoli da acquapark. I grilli hanno fatto da volano analfabeta.
Io provo un denso mix tra sconforto, tenerezza e paura.
Come si può ridurre così un popolo?
Era questo il fascismo mediatico che leggevo a sedici anni?
E’ questo il prodotto della comunicazione di massa?
La totale perdita di umanità sociale
mascherata da salvezza sociale?
La rete che si è impigliata intorno ai nostri colli?
Lo strascico che è vietato sotto costa
ha falcidiato i nostri centri urbani.
Spacciare gentilezza, accoglienza, condivisione, intelligenza sociale, è l’ultimo bastione, prima di essere a nostra volta spacciati.
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