Spesso al sera
distillo le poesie di Lorca
dentro lascio a macerare:
il tuo sguardo di quando mi vedesti arrivare
e qualche fantasma incontrato per le notti.
Berremo il tutto quando avremo sete.
Fuori papaveri e bitume
separano i pensieri dai palazzi
dentro tre o quattro rifiuti
separano i palazzi dalla carne
in camera una overture di Wagner
spinge contro le pareti
come una coppia di solitudini vergini
che scopano la prima notte di nozze
verrebbe da ballare
sul passamano delle scale
sul cordone ombelicale
e sul taglio dello sguardo
della mia nuova vicina
che ha due occhi verdi
affilati come i cocci di bottiglia
delle serate più felici e
che se fossimo più in centro
sarebbero smeraldi…
E nessuno sano di mente
avrebbe da ridire.
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