Declivi rugosi della memoria
Solco di carne e di terra
Limiti di pietra bianca
Brillano come gioielli dimenticati
Sulle montagne che non hanno
Mai dimenticato i canti
Natura testarda e brigante
Qui si rivoltano ancora le pietre nei campi
E i Cieli da sempre si ribaltano negli universi
Quando parla la terra
Risponde il cielo
Quando parla il cielo
Ulula la terra
Voce di lana e di selce
È la memoria
Voce di raspa e di lino
Il futuro
A volte una donna lascia sventolare una seta
A volte un uomo distende i palmi al sole e siede a contemplare quella donna
Altre volte un cane ulula all’amore
Quando il vento intona il canto dei lupi
Sono Terra bagnata e sangue
Terra saggia e selvatica
Voglio e ti avrò ti dissi
non adesso forse
Ma all’infinito un punto ci unisce
Là ho inciso i nostri nomi
Con il cuore tenero
Del ragazzo che ero
Più volte ci hai passato sopra la mano
Come a una ferita
A volerla cancellare
Sperdiamoci pure per un altro paio di secoli
Ritorneremo sempre là
Avanti alla solita domanda
Avanti questa specie di amore
e senza chiedere grazie o permessi
Succederà qualcosa.
O forse no.
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