Uomini soli – Pooh revisited.
Parole senza forza
senza fiato
senza colore
scrivono poesie
senza l’odore del sangue
senza cristi scorticati nel cuore
scrivono di meraviglia e splendore
o di cazzi e di sborra
e scrivono fica e culo
ma non sanno quel che dicono
padri miei, perdonateli
perché non sanno quel che fanno
questi mucchi di ossa
fosse di luoghi comuni
stamberghe cadute
al primo scirocco
quanta tenerezza nella
mal celata arroganza
quanta tenerezza è
il grido disperato
le cento maschere
l’eterna adolescenza
l’atavica paura
di scrivere:
<<sono sol*, ho paura
ho bisogno di voi
amiamoci
nei secoli dei secoli.>>
e invece niente:
Meraviglie di fiori
o di cazzi e di fiche.
ma non fa niente fratelli
forse arriveranno le illuminazioni
o forse una donna, un uomo
vi terrà per mano
e dimenticherete la poesia
e gli amici
come un brutto sogno
e costruirete famiglie
e come piccioni eterni
nidificherete nell’ombra
ma io vi amo lo stesso
sporcatori di fogli
ché ho più paura di voi
di essere più solo e più triste
e più inutile
di ognuno di voi.
Rispondi