Sono Tornato.
Sono tornato
eppure nessuno mi ha salutato per strada
e nessuno ho riconosciuto
solo le musiche e gli odori e i muri e le strade
e il vecchio liutaio e la signora del fumo
hanno avuto il buon gusto di farsi riconoscere
ed io ho ringraziato a modo mio
da figliol prodigo
bevendo caffè e vino e birra e sfogliatelle e pizza
trattendendo l’anima come un boccone
tappandole la bocca e piombandomi il cuore
ché tutto spingeva per uscire:
come a fare una corsa in mezzo al prato
dopo anni e anni e anni di prigione.
Sono tornato
con qualche capello bianco
la barba lunga il fegato un poco gonfio
eppure mi sono sentito a casa
in mezzo a quella gente
che mi ha raccolto il sorriso da terra
lo ha ripulito e me lo ha rimesso in tasca
come si fa coi ragazzini che perdono i colori
per strada, il primo giorno di scuola
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