Sugli scalini del treno.
Condrolla il cervello…
tu mo’ parti, ma condrolla il cervello.
E mangia ché poi ti vengono i cali di pressione.
pure tu mi manghi ma pensa che ci dobbiamo sistemare. Poi facciamo i figli, una casa.
Ti amo.
Anch’ io.
Non piangere. Pensa che tra 10/15 giorni so’ là.
Ti amo!
Angh’ Io.
E chiedi per la domanda di disoccupazione mo che arrivi.
Siamo giovani, ce la possiamo fare.
Va bene.
Ti amo.
Anch’io.
Lei sale, lacrimoni.
Lui la segue con lo sguardo fino al posto.
Scuote la testa, borbotta qualcosa.
fa una faccia buffa, tenta di strapparle un sorriso.
Non lo sento più, le porte sono chiuse.
il treno parte.
Lui si stringe nelle spalle, tira su col naso.
Cambia espressione. È visibilmente perduto.
lei da due posti dietro al mio, Starnutisce.
Auguri ragazzi.
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