che cosa resta
di tutte le parole
che mi hai fatto scrivere?
mi chiedo
al suono della granata
che spazza la sera
dal fondo delle strade
e come un tango
che graffia
il fondo della notte
che cosa resta
del nostro aborto di intimità?
Un tempo
abbiamo avuto parole felici
e voci sincere
da intrecciare ai sorrisi
che cosa resta
mi chiedo? Se non
qualche mezzo ricordo
e due promesse avariate
un pugno di miserie
in fondo a quel cassetto
dove ti conservavo un tempo
un po’ di tenerezza
Che cosa resta?
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