Uff.
Così difficile starti vicino
Uff.Uff.
Così triste starti lontano
Così angusto il giorno
Uff.
Così lunga la sera
Così inutile la notte
Uff. Uff. Struff
Le tette di un’altra
era questo che sognavo
un giorno
cavalcioni sul letto
era questo che dissi
alle tenebre
venite
coi vostri eserciti
di morti rosa
coi vostri teschi
dalle orbite a cuore
colonne di fumo
venite con le vostre spade
che tagliano il sonno
era questo che sognavo un tempo
e adesso che il mattino
coplisce come un pugno al risveglio
che il sentimento mi zavorra
col piombo al materasso
adesso che ho smesso di sognare
e annego tra i rivoli delle notti
nella linfa delle gambe
e striscio come un anfibio come
una serpe che ingoia veleno
ti cerco, di tanto in tanto
tra i profumi di altri capelli
ti vedo tra i miei capelli caduti
su tutti i cuscini dove un giorno
col sangue, tra morti e feriti,
ho scritto il tuo nome, e
adesso come una lapide
piantata nel fango
un vessillo strappato dal vento
riposano senza sapere
le tette di un’altra