Dice: sono stato via per molto tempo
Dice: ritornare è sempre un pugno nello stomaco
Dice: ti trovo pallido e sciupato, ma mangi? Ti droghi?
Dice: ieri sera in treno mentre attraversavo una zona indecifrabile
Ho visto germogliare dei fiori sul tavolino
Accanto alla bottiglina di tonica
Da non crederci! Eppure li ho visti
Con fatica guardagnarsi una porzione di spazio come se da basso qualcuno stesse gonfiando dei palloncini.
Da non crederci! Eppure erano lì avanti a me
Accanto alla tonica_ sul tavolino estraibile del sedile.
Me ne sono stato buono per un paio di ore a guardare fuori dal finestrino dove sono passate
La mia e tutte le altre vite che mi venivano in mente. Anche la tua eh!
Com’era la tua? Normale. Pulita. Con qualche risata sincera e un po’ di merda qua e là.
Felice, dici?
Hahahaha, amico, la felicitalà è una roba parecchio sopravvalutata.
Comunque me le sono ingollate una dopo l’altra
Con quella serenità che avevamo a dieci anni
Quando dopo una scazzottata tornavi a casa e nonna tirava fuori la cicatrene in povere e mercurio cromo.
Capisci? Era bello non dover fissare quei fiori. Sapevo che c’erano e questo fatto era più bello dei fiori. Qualcosa che ha a che fare con la solitudine dici?
Cosa ho in quel sacchetto? Ma niente
È il vuoto del gin.
Ti giuto che c’erano dei fiori sul tavolino.
NON È Incredibile?
sapevo che mi avresti creduto.
Lo sapevo. Sei uno stronzo ma conosci la differenza tra vero e falso.
Ti voglio bene.
Vieni qua fatti abbracciare.
Mentre scrivevo questo dialogo tra me e me
La capotreno mi ha chiesto poter vedere il biglietto: Il mio sguardo ha cercato i fiori sul tavolino…
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