L’ennesima poesia sull’ Autunno di cui potevamo fare anche a meno ma che invece…
cose dimenticate in un angolo
ritornano alla luce come spiritelli dispettosi
Luce dei cento veli del Suq al mattino
veli di cento donne partite nelle notti di tempesta
oggi ricordo con gratitudine
tutte le vestaglie piegate nell’armadio
ricordi di mani che cingono tazze bollenti
risorgono gli odori delle erbe
nei salotti in penombra
prima del camino arrivano le parole
dagli angoli nascosti della memoria
a portare il calore che ci ha sottratto con l’inganno l’estate
L’autunno è lo specchio delle stagioni
è tutti i pensieri prima di prendere sonno
ma con più colore
L’autunno è la stagione che preferisco
a patto che si abbia ancora voglia di prendersi per mano,
di stappare una bottiglia con mal celata allegria
a patto che ci sia ancora della vita sotto i cappotti,
mentre tutto intorno canta
un’ode alle cose che muoiono
senza essersi mai arrese.
Rispondi